Eminem vs Trump: odio al Presidente. “E’ un Kamikaze”. Ma… è Marketing. Il video…

Sono bastati quattro minuti e trentaquattro secondi.

È in occasione dei Black Entertainment Television Hip Hop Awards che Slim Shady, in arte Eminem, è tornato a far parlare nuovamente di sé.

Il video apparentemente improvvisato mostra il cantante in un parcheggio della sua Detroit, felpa con l’inconfondibile cappuccio in testa e amici al seguito. Quindi si lancia in un monologo aspramente critico contro il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.

Che tra Eminem e Trump non scorresse buon sangue non è una novità, il cantante già nell’ottobre 2016 non aveva risparmiato critiche al neo-eletto presidente.

Stavolta il cantante pero parla, anzi canta, senza giri di parole. Marshall inizia dicendo «Questa è la calma prima della tempesta» e così facendo presenta il suo freestyle, chiamato appunto «Storm» (tempesta in inglese). Si parte dallo stile di vita del presidente basato troppo sul lusso e sull’estetica definendolo come «un kamikaze che probabilmente causerà un olocausto nucleare» («a kamikaze that’ll probably cause a nuclear holocaust»), il cui unico motivo di vanto è il razzismo («racism’s the only thing he’s fantastic for»).

Le rime non si fermano qui, il rapper ne ha anche per la vicenda che riguarda i giocatori di football che si inginocchiano durante l’inno prima delle partite (in segno di protesta contro la violenza della polizia ai danni delle minoranze razziali), per Porto Rico, per la riforma sulle armi in Nevada e per il suo tremendo approccio ai social media: «When he attacks the NFL so we focus on that/Instead of talking Puerto Rico or gun reform for Nevada/All these horrible tragedies and he’s bored and would rather/Cause a Twitter storm with the Packers/Then says he wants to lower our taxes» («Quando attacca la Lega Nazionale di Football così ci concentriamo su quello/Invece di parlare di Porto Rico o della riforma sulle armi nel Nevada/Tutte quelle tremende tragedie e lui è annoiato e preferirebbe/Provocare un delirio scrivendo alla squadra dei Packers su Twitter/Piuttosto che dire che abbasserà le nostre tasse»).

Non manca neppure un ultimatum «potete supportare solo uno tra me e lui», un “avvertimento” che il cantante lancia a tutti i suoi fan che supportano un Presidente che non lo rappresenta.

Sicuramente il Rapper di Detroit non le manda a dire al Presidente degli States, e mostra tutto il suo disaccordo nei confronti della politica Repubblicana di Trump, tuttavia sembra strano che dopo un anno in cui sia stato fuori dalla scena musicale e politica, il cantante trovi proprio in Trump il modo per arrivare nelle case degli americani e non. D’altronde Eminem che è considerato il miglior cantante di hip hop al mondo. che ha venduto oltre 172 milioni di album e ha un patrimonio stimato di oltre 210 milioni di dollari non credo se la passi proprio male, tanto da criticare il “Trumpismo”… Sarà che ad un mese dall’uscita del proprio Album aveva bisogno di far parlare di sé, e quale occasione migliore se non criticare il tanto bistrattato e sulla bocca di tutti Donald?

Maurizio

 

Eminem vs Trump: il video…

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